Pieve di Cadore (BL), 3 luglio-30 sett. 2022
Il Museo Regianini Surrealismo della Regola di Costalissoio, Santo Stefano di Cadore, ha accolto con molta soddisfazione la decisione del Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore (BL) di organizzare, nel suo seno, nell'estate 2022, la Mostra antologica del pittore Luigi Regianini (1930-2013) dal titolo “OCCHIALI E SURREALISMO: ATTRAZIONE - Per vedere il surreale e il reale".
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Mostra antologica di Luigi Regianini
"OCCHIALI E SURREALISMO: ATTRAZIONE
Per vedere il surreale e il reale"
INAUGURAZIONE
3 luglio 2022 - ore 18
DI SEGUITO
LA PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA E DEI 24 QUADRI ESPOSTI, MESSI ANCHE... SOTTO LA LENTE, E UNA GALLERIA DI IMMAGINI RELATIVE ALL'INAUGURAZIONE E ALLA ORIGINALE LOCATION...
Nella caratteristica cornice del paese di Tiziano, a pochi passi dalla casa natale del grande artista del Rinascimento, vengono esposte 24 opere di LUIGI REGIANINI (1930-2013), in una Mostra retrospettiva importante, a pochi anni da quella ospitata, nel 2016, nel Palazzo Ferro Fini di Venezia (Il sonno della laguna genera mostri").
Gli occhiali sono un valido strumento, come recita il sottotitolo della Mostra, “per vedere il reale” e, aggiungiamo, le opere di Regianini sono un ottimo mezzo per vedere “oltre”. Infatti l’artista, attraverso le sue creazioni pittoriche, vuole portarci a “vedere in profondità” la vita terrena dell’uomo. Il suo surrealismo “senza veli” è volto a presentare, talora in modo molto “crudo”, la realtà qual essa è veramente, e a farci riflettere sull’assurdità della nostra esistenza.
- Ci sovviene, al riguardo, una pagina de Il Piccolo Principe, in cui la volpe afferma: “L’essenziale è invisibile agli occhi”. Parafrasando queste parole, potremmo dire che il pittore Regianini sente come sua mission quella di “rendere visibile” il mistero della vita, ammonendo i suoi simili anche sul futuro che li attende. Tematiche, queste, riguardanti la vita e la morte, spesso affrontate dal pittore nelle sue opere.
- II 24 quadri esposti nel Museo dell'Occhiale (leggi qualche INFO) coprono un periodo (mezzo secolo) che va dal 1960 all’inizio del Terzo millennio, esattamente il 2010.
Sono state scelte opere nelle quali si può individuare una certa attinenza, un collegamento, con l’ambiente nel quale sono collocate. In esse la “presenza dell’occhio” (di persone, ma anche di animali o cose) è un elemento costante, quasi a significare, sembra voler dire Regianini, che chi guarda e osserva con attenzione i suoi dipinti… può vedere “oltre il reale” e scoprire tante verità.Ci aiuta il pittore soffermandosi anche, con la precisione del dettaglio, spesso, su una miriade di particolari, che fanno da sfondo al soggetto in primo piano. Tali “particolari” vanno osservati e analizzati con cura, anche perché non sono pleonastici, ma funzionali alla trasmissione del messaggio.
Puoi visualizzare le opere esposte
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LE FOTO DEI 24 QUADRI
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