Museodellocchiale - Surrealismo di Regianini

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IL MUSEO DELL'OCCCHIALE
PIEVE DI CADORE



Qualche INFO...
dal sito web del Museo



Il Museo dell'Occhiale, situato a Pieve di Cadore, è dedicato alla evoluzione storica e tecnologica degli occhiali e degli oggetti legati all'ottica, dal medioevo al '900, e alla storia dello sviluppo dell'industria dell'occhiale nel Cadore.
Il Museo ha la funzione di raccogliere, studiare e conservare il patrimonio di oggetti, immagini, testimonianze scritte e orali riguardanti la storia dell'occhiale e di altri strumenti ottici nelle sue diverse declinazioni, e di documentare lo sviluppo dell'industria dell'occhiale e dei suoi annessi nella Provincia di Belluno.La valorizzazione di tale patrimonio e la divulgazione degli aspetti storico-culturali ad esso sottesi costituiscono un altro importante obiettivo di questa istituzione culturale.
Nel 1956, in concomitanza con i Giochi Olimpici Invernali a Cortina d'Ampezzo, fu inaugurata a Pieve di Cadore la prima "Mostra dell'occhiale attraverso i secoli", poi riproposta nel 1959 all'Università di Padova. In quell'occasione, il curatore Enrico De Lotto auspicò l'istituzione di un Museo Nazionale dell'Occhiale in Cadore. Il sogno dello studioso cadorino si sarebbe realizzato molti anni dopo la sua morte, anche grazie all'impegno di Vittorio Tabacchi, allora presidente della SAFILO, appassionato collezionista di occhiali, che si attivò per l'acquisizione di alcune importanti collezioni. L'azione congiunta della Regione del Veneto, della Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno, della Comunità Montana Centro Cadore e di altri enti e associazioni, consentì, nel 1990, l'inaugurazione del Museo dell'Occhiale a Tai di Cadore. La gestione del Museo venne affidata al Centro Servizi Occhialeria fino al 1996, quando fu istituita la Fondazione Museo dell'Occhiale. Presidente attuale:  Vittorio Tabacchi.
Nei locali del Museo trovano spazio anche esposizioni legate a mostre tematiche o dedicate ad un artista (come, nel 2022, al pittore surrealista Luigi Regianini).    
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by Pino B.
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